Il Rāmen è sicuramente di uno dei piatti principe della cucina giapponese che si disputa con la cucina cinese la paternità di questa pietanza.
Tra la fine del Meiji-jidai (1868-1912) e l’inizo Taishō-jidai (1912-1926) il rāmen divenne il piatto emblema di chi volesse cenare fuori e si diffusero 「Sutando-rāmen」 (i caratteristici caretti ambulanti dove si mangia in piedi oppure a turno sopra una piccolo panchina) mentre il primo ristorante fu aperto nel 1910.
Principalmente il rāmen prevede una base di miàn in pinyin oppure di fen (tagliatelle di frumento) con brodo di carne o pesce, con salse di soia o miso, con chāshū (un tipo di carne di suino) nori e kamaboko (alghe e cipolla verde) a volte mais e yu-de-tamago (uova sode).
Ci sono diverse varietà come tonkotsu, shōyu, shio, miso, karē dove cambiano alcuni ingredienti ed un uso diverso delle spezie.
Nel 1958 Andō Momofuku fondò la 「Nisshinshokuhin hōrudingusu kabushikigaisha」 (Nissin Foods Holdings Co. Ltd.) che inventò 「Insutanto-rāmen」 (Instant Noodles) che un sondaggio ha scelto e proclamato come la più grande invenzione giapponese del XX secolo.
Presso Yokohama-shi nel 1994 è stato aperto il 「Shin-Yokohama Rāmen Hakubutsukan」 un museo completamente dedicato al rāmen. Al suo interno sono presenti stand che raccontano la storia del rāmen, sono mostrate varietà di tagliatelle, zuppe, guarnizioni e ciotole usate in tutto il Giappone. Sono visibili anche riproduzione in scala di alcune strade e case 「Yamanote」 e 「Shitamachi」 aree della città di Tōkyō del 1958, all’interno della struttura sono presenti nove ristoranti che preparano differenti specialità regionali di rāmen.