Kimono

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nihonshinwa

Kimono significa letteralmente: 「cosa da indossare」è l’indumento tradizionale e costume nazionale del Sol Levante.

Il termine in passato veniva usato per indicare ogni tipo d’abito oggi indica specificamente l’abito lungo dalla veste a forma di T con linee dritte che arriva fino alle caviglie con colletto e maniche lunghe. Le maniche solitamente sono molto ampie all’altezza dei polsi fino a mezzo metro, la veste è avvolta attorno al corpo sempre con il lembo sinistro sopra quello destro (tranne che ai funerali dove avviene il contrario) il tutto fissato da un’ampia obi (帯) cintura annodata. In occidente con il termine kimono si indica anche l’uniforme di chi pratica arti marziali ma è un’errore infatti deve essere indicato con il termine keikogi. Influenzato dall’abbigliamento tradizionale cinese dopo una discreta popolarità nel Heian-jidai (794-1192) dal Muromachi-jidai (1392-1573) il kosode (che veniva considerato ancora parte della biancheria intima) cominciò invece a essere indossato senza la gonna e il pantalone diventando sempre più popolare fino a far nascere vari tipi. Il kimono da donna consiste di almeno dodici parti separate da indossare, unire e fissare secondo regole ben precise, anche se con la pratica non c’è bisogno di un aiuto ancora oggi esistono assistenti professionali che aiutano le donne ad indossarlo specialmente nelle occasioni speciali, questi assistenti hanno una licenza professionale lavorando spesso presso i saloni di parrucchiere proprio perchè molte donne si acconciano i capelli prima di indossare il kimono nelle occasioni esclusive, il kimono da donna riflette la sua età, il suo stato civile e la formalità dell’occasione; alcuni tipi di kimono sono:

Kurotomesode (黒留袖) kimono di colore nero dipinto solo sotto la cintura è usato dalle donne sposate, vengono spesso indossati dalle madri degli sposi ai matrimoni, hanno solitamente dei kamon (stemmi familiari dipinti su maniche, petto e schiena).

Furisode (振袖) letteralmente si traduce come 「maniche svolazzanti」 le cui maniche variano tra i 75 e i 105 centimetri e fino ad una lunghezza di 114 centimetri (poiché sono proporzionate all’altezza della donna). Indossato unicamente dalle ragazze nubili in occasioni di festa tradizionali e importanti (come Seijin-no-Hi) dai parenti non sposate nei matrimoni, essi sono i più formali e generalmente sono completamente decorati.

Irotomesode (色留袖) in tinta unita (escluso il nero) decorato solo sotto la cintura, meno formale dello Kurotomesode viene indossato da donne sposate (spesso le parenti più strette degli sposi ai matrimoni).

Hōmongi (訪問着) letteralmente si traduce come 「abito da visita」 caratterizzato da decorazioni che si sviluppano oltre le spalle attraversando le cuciture, viene indossato sia da donne nubili che sposate (spesso dalle amiche della sposa ai matrimoni) può essere indossato anche in occasione di feste formali.

Iromuji (色無地) in tinta unita (a esclusione del nero e del bianco/avorio) sono destinati ad occasioni specifiche come la cerimonia del tè, viene indossato sia da donne sposate che da donne nubili.

Komon (小紋) letteralmente si traduce come 「bel motivo」 perchè ha un piccolo motivo decorativo ripetuto su tutta la superficie dell’abito. Abbastanza informale può essere portato per strada o abbinato a un obi più elegante per una cena al ristorante, può essere indossato sia da donne sposate che da donne nubili.

Yukata (浴衣) estremamente informale, sfoderato e generalmente in cotone, lino o canapa. Sono indossati in estate in occasioni all’aperto da uomini e donne di ogni età, inoltre sono indossati alle terme dove spesso vengono anche offerti agli ospiti degli stabilimenti termali.

Alcuni accessori più comuni per i kimono sono:

Obi (帯) la cintura tipica, usata in modi differenti a seconda dell’occasione, i modelli da donna sono generalmente più intricati.

Datejime (伊達締め) una piccola cintura a sciarpa parzialmente rigida indossata sotto obi.

Kanzashi (簪) ornamenti per i capelli in forma di fiori di seta, pettini di legno e forcine di giada.

Geta (下駄) sandali di legno, calzati da uomini e donne in particolar modo con lo yukata (un tipo leggermente diverso di geta è usato dalla geisha).

Waraji (草鞋) sandali di corda, usati spesso dai monaci.

Zōri (草履) sandali di stoffa, pelle o fibra.

Tabi (足袋) calzini corti con separazione infradito usati con i sandali, esistono anche a piede unito.