Amabie (アマビエ) è uno yōkai, creature del folklore nipponico protagonista di alcune leggende, questa creatura è riconducibile a quella di una sirena e/o tritone con capelli lunghi e corpo squamoso, una bocca a forma di becco e tre zampe.
Si illumina di una luce brillante che può essere vista dalla riva anche da grande distanza, emerge dal mare e profetizza un raccolto abbondante e/o un’epidemia e la sua immagine può essere usata come amuleto contro le malattie.
Si narra che nella Higo-no-kuni (l’attuale Kumamoto-ken)durante Edo-jidai dalle riva del mare era visibile una luce intesa lungo tutta la costa, una notte un funzionario della provincia per scoprire cosa si nascondeva dietro quel mistero prese una barca e si diresse fino al punto dove la luce era più intesa. Arrivato sul luogo il funzionario vide riaffiorare dall’acqua una strana creatura chi gli comunicò che il periodo difficile stava terminando e che nei prossimi mesi il raccolto sarebbe ripreso in maniera fiorente, ma purtroppo si sarebbe verificato anche un focolaio infettivo e per risolvere la situazione era sufficiente mostrare la sua immagine così il funzionario incominciò a disegnare il ritratto della creatura e quando terminò il lavoro vide scomparire in fondo al mare quel Amabie.
Ritornato a casa l’uomo depose il disegno in un cassetto, ma quando iniziò a vedere che la prima profezia si stava realizzando penso bene che l’unica soluzione fosse quella di far pubblicare il disegno della creatura su delle tavolette di legno da esporre nei luoghi maggiormente frequentati in modo da raggiungere quanta più gente possibile, esistono diverse versioni che cambiano da regione a regione, ma le profezie sono simili tra loro. Questo yōkai ha delle similitudini con il Kudan (una creatura profetica che ha l’aspetto di una mucca e il volto umano che appare quando si sta per verificare qualche importante evento storico e dopo aver affatto la sua profezia scompare dopo alcuni giorni). L’immagine di questo yōkai è tra le più famose ed è quello che ha più varianti, proprio perchè la sua figura è stata utilizzata come amuleto nel corso del tempo.