Kanagawa-oki Nami Ura (La grande onda di Kanagawa) è una xilografia in stile ukiyo-e del pittore giapponese Katsushika Hokusai pubblicata durante Edo-jidai (1603-1868) essa è la più celebre e famosa opera della serie intitolata: 「Fugaku Sanjūrokkei」 (Le Trentasei vedute del Monte Fuji) divenendo una delle immagini più conosciute al mondo.
Le sue dimensioni sono di 25,7×37,9 cm e raffigura un’onda tempestosa che minaccia alcune imbarcazioni al largo di una zona corrispondente all’odierna Kanagawa-ken, come in tutte le altre rappresentazioni di questa serie compare sullo sfondo il Fujisan (come viene chiamato dai giapponesi, simbolo sacro d’identità nazionale e di bellezza) ottenendo un successo sia in patria che successivamente all’estero e contribuì alla nascita del giapponismo conosciuto principalmente come: 「japonisme」 (indica l’attrazione e l’interesse dei pittori occidentali e in particolare quelli francesi verso l’arte del Sol Levante e la sua riproduzione) sviluppatosi nella seconda metà del XIX secolo.
La composizione dell’opera comprende tre elementi principali: il mare in tempesta, tre imbarcazioni e il Fujisan in più nell’angolo superiore a sinistra c’è la firma dell’artista. Il mare domina la composizione dell’opera formando un cerchio al centro che incornicia il Fujisan sullo sfondo, mentre le tre imbarcazioni raffigurante sono delle: 「oshiokuri-bune」 che venivano utilizzate per trasportare il pescato da Izu-hantō verso Edo.
Presenti due iscrizioni, il primo all’interno del rettangolo nell’angolo in alto a sinistra c’è il titolo della serie: 「富嶽三十六景」 (Fugaku Sanjūrokkei) e il titolo dell’opera: 「神奈川沖浪 裏」 ( Kanagawa-oki Nami Ura) mentre la seconda iscrizione è la firma dell’artista: 「北斎改爲一筆」 ( Hokusai Aratame Itsu Hitsu) proprio perchè durante la sua carriera ha usato più di 30 nomi diversi, solo nella serie delle opera Trentasei Vedute del Monte Fuji ha usato quattro firme distinte. Durante la fase di composizione dell’opera Katsushika Hokusai si trovava in un periodo della sua vita particolarmente stressante e difficoltoso, afflitto da gravi problemi economici e tormentato da problemi di salute dopo la morte della moglie nel 1828 fu costretto a prendersi cura del nipote e accollarsi i suoi debiti, le ripercussioni finanziarie che pesarono sulla sua attività per gli anni avvenire furono probabilmente il motivo per cui egli decise che il tema principale della serie Trentasei vedute del Monte Fuji sarebbe stato il contrasto tra la sacralità del Fujisan e la vita secolare.
Prima di giungere al concepimento della grande onda sperimentò tale concetto già dalle sue prime illustrazioni e stampe traendo ispirazione dagli elementi tradizionali della pittura giapponese e cinese, come dagli influssi dello stile occidentale, per la raffigurazione delle onde e del movimento dell’acqua prese spunto dallo stile 「shān-shu」 (forma artistica originaria della Cina i cui soggetti più ricorrenti sono montagne, fiumi e cascate).
Esistono diverse copia custodite in diverse musei del mondo, tra cui: il Metropolitan Museum of Art New York, l’Art Institute of Chicago, il British Museum di Londra, la National Gallery of Victoria di Melbourne, la Bibliothèque Nationale de France di Parigi, il Civico Museo d’Arte Orientale di Trieste, il Museo d’Arte Orientale di Torino, mentre la copia originale è attualmente custodita presso