Manji

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nihonshinwa

Il significato letterale del manji (卍) è:「Diecimila Dei」più propriamente indica l’infinito, l’ordine universale e il suo continuo mutamento attraverso il quale vengono rappresentati il Dharma (un termine sanscrito che ha numerosi significati, tra cui religione) l’armonia, l’equilibrio degli opposti.

Se gira a sinistra 「卍」viene chiamato Omote-manji è rappresenta l’amore, la misericordia, il fluire ciclico della vita e dell’energia positiva (cioè il sole che nasce a est e scompare a ovest) mentre se invece gira a destra「卐」viene chiamato Ura-manji è rappresenta la forza e l’intelligenza. Si tratta del simbolo più antico del mondo risalente al 10.000 a.C. utilizzato dalle popolazioni dell’Eurasia, ma si tratta anche di un emblema ricorrente in quasi tutte le culture del mondo e le sue raffigurazioni sono ovunque vanno dall’Asia, all’Africa alle popolazioni precolombiane, agli indiani d’America fino all’Europa e in particolare in Italia.

Ad esempio è presente su alcune pavimentazione a mosaico di Ercolano (76 d. C.) come simbolo solare sul rosone della parrocchia di Rosazza (Piemonte, costruita intorno al 1850) inoltre compare come decorazioni a cornice in alcune pavimentazione della Reggia di Caserta, ma anche sotto il pulpito della Basilica di Sant’Ambrogio (Milano) e in alcune pavimentazione della Chiesa di San Giovanni Evangelista (Ravenna) ma solo per citarne alcuni (molteplici sono i siti archeologici, soprattutto in Italia) così come la sua presenza su alcune anfora dell’antica Grecia.

Addirittura in occidente il simbolo era ampiamente utilizzato anche in epoca recente, come dalla fabbrica di birra danese Carlsberg Group che utilizzò 卍 fino al 1930 oppure come la squadra femminile di hockey sul ghiacciaio della British Columbia (Canada) la stessa aviazione finlandese adottò lo stemma di colore azzurro (dismesso poi nel 1945) anche in Italia la società elettrica milanese (Aem) adottò il simbolo ad inizio novecento così come era presente in molte campagne pubblicitarie di aziende irlandesi, austriache e statunitensi. Ma purtroppo su consiglio di Karl Haushofer il simbolo venne adottato dalla Germania nel 1920 e dal quel momento in occidente è stato “esclusivamente” accostato ai quei terribili 6 anni di guerra (1939-1945) spogliando e derubando il 卍 del suo significato e valore.

Solo nel Febbraio del 2008 a coronamento di un solenne incontro a Gerusalemme tra il Gran Rabbinato d’Israele (il supremo organo religioso ebraico dello stato di Israele) e l’Hindù Dharma Acharya Sabha (assemblea dei maestri della legge indù) siglarono una dichiarazione comune al cui punto 7 si diede atto che 卍 è un antico e importante simbolo religioso che nulla ha a che fare con il nazismo e che l’utilizzo passato di tale simbolo da parte di quel regime fu assolutamente improprio, così come il continuo sfruttamento del presente defraudando anche la storia stessa. Eppure nonostante tutto in occidente questo simbolo continua ad essere strumentalizzato e violentato costantemente, anche e soprattutto dagli organi di stampa (specialmente quelle europee) e dagli stessi social-network che lo confondono anche quando il simbolo è chiaramente di matrice religiosa e le stesse autorità occidentali si comportano in maniera quasi isterica, ad esempio nel Giugno del 2010 in Queensland (Australia) ci sono stati arresti durante una pacifica e religiosa manifestazione che era volta alla sensibilizzazione sul reale significato del 卍.

Inoltre come se non bastasse un comitato occidentale (tra cui anche l’Italia) ha chiesto al Comitato Olimpico Giapponese di cambiare la topografia della città di Tōkyō-shi (in quanto i santuari sono appunto indicati con con il manji) ma di sostituirlo con l’iconografia della pagoda, ma dopo le forti (giustissime e sacrosante) proteste non è stato deciso di cambiare tutto, ma solo in parte (comunque le mappe rivolte agli occidentali non riportano mai il卍) questo perché il Giappone è uno straordinario Paese ma trovo personalmente che questo sia una cosa ingiusta da parte “dell’arrogante” occidentale (che per giunta ha creato il problema e si ostina a non capire) questo inoltre è un attacco al processo di globalizzazione notoriamente in atto che invece di esaltare le singole culture mira ad appiattirle e le dissangua della linfa vitale sulla base di presupposti opinabili e a senso unico.

Comunque il Giappone già si autocensura da solo, questo succede soprattutto nei anime e manga (dove il simbolo del manji è molto ricorrente) ad esempio in 「Naruto」 il clan Hyuga del villaggio della foglia, ha sulla fronte “il sigillo degli Hyuga” che viene rappresentato nella versione manga proprio dal manji (mentre per i disegni occidentali diventa una croce) la stessa cosa avviene per 「One Piece」dopo il simbolo di Barbabianca che nei disegni originali è un manji diventa poi una croce (successivamente poi riproposto anche dalla versione anime originale con il simbolo cristiano per semplificare il lavoro sui disegni).